Nel gruppo del monte Cairo

Monte Obachelle.


Il Monte Obachelle è la seconda cima più elevata del gruppo del Cairo, un comprensorio montano che si erge imponente dalla piana del frusinate con un complesso di vallate ed altopiani dov’è distribuita una moltitudine di elevazioni mete di interessanti escursioni da più versanti; qualunque sia la camminata che si deciderà di intraprendere si incontreranno testimonianze di un’intensa attività agro-pastorale che solo fino a poco tempo fa da queste montagne alimentava i territori all’intorno. Anche in questa escursione, una volta giunti sugli altopiani in quota, si lambiscono resti di ricoveri in pietra a secco, recinti, cisterne e terrazzamenti che racchiudono fazzoletti di terra un tempo adibiti ad orti: è dunque una camminata ricca di spunti di interesse quella che prende avvio dal paese di Colle San Magno e con un percorso discretamente lungo giunge fin sulla cima del Monte Obachelle attraversando ambienti molto vari. Si lascia l’auto lungo la strada comunale della vecchia cava proprio all’inizio della brecciata che in un paio di chilometri conduce alla miniera ormai in disuso da cui si estraeva bitume; questo primo tratto di avvicinamento scorre via piacevolmente avvolti in tunnel naturali di lecci e querce e con qualche vista verso il Monte Cairo che appare davvero imponente osservato così dal basso. La strada brecciata dopo termina in corrispondenza del vasto piazzale antistante la vecchia cava e sul lato opposto si nota una palina con segnavia che indica l’inizio del sentiero vero e proprio. Si procede descrivendo un’ampia ansa circondati da una vegetazione fitta e bassa sino ad affacciarsi sulla Valle Vatriglia lungo un tratto che per una parte è sgombro da piante e quindi panoramico su questa caratteristica vallata; il sentiero sempre evidente torna poi ad infilarsi nella lecceta che imbiancata dalla recente nevicata presenta singolari contrasti con il verde brillante del fogliame. Si prosegue a mezza costa sulla destra orografica della valle che si va sempre più restringendo sino a giungerne alla testata dove si attraversa un ultimo tratto nel bosco fitto di lecci abbellito dalla neve fresca ed abbondante. Si esce definitivamente allo scoperto in un ampio pianoro dove si trova una casa in pietra con accanto due grandi cisterne, il tutto ben tenuto segno che quassù nella bella stagione devono esserci ancora delle attività; poco oltre il sentiero presenta un bivio dove è indicata verso sinistra la direzione per il Monte Obachelle. Nonostante il discreto strato di neve si riescono ad intravedere con una certa assiduità i segnavia e quindi a mantenere il sentiero che prende ancora un pò di quota ed esce da una vallata in corrispondenza di alcuni manufatti in pietra che versano in abbandono ma che un tempo devono aver costituito un aggregato abitativo per lo svolgimento delle attività agro-pastorali caratteristiche di questi luoghi: prima di proseguire per portarsi proprio sotto l’Obachelle una breve sosta per curiosare è d’obbligo e per osservare il territorio all’intorno, oggi particolarmente bello per via della neve scesa di recente. Lasciati alle spalle i ruderi si giunge presso la base della mole sommitale della nostra meta da dove, osservando la carta, il sentiero sembrerebbe aggirare il costone a sud della cima intercettandolo nella parte più bassa; vista però l’abbondante quantità della neve che si è accumulata preferiamo affrontare direttamente il ripido pendio che abbiamo di fronte per andare ad intercettare la dorsale in un punto più in alto. Una volta sulla dorsale ritroviamo qualche segnavia e dopo un ultimo strappo il terreno diviene pianeggiante e finalmente si avvista il manufatto in legno sulla vetta dalla quale, pur se di quota relativamente contenuta, ci si offre una notevole vista in ogni direzione: dalle cime più vicine delle Mainarde fino al lontano Miletto mentre sul versante opposto ci sono gli Aurunci ed imponente lo stesso Monte Cairo, massima elevazione di questa montagne. Approfittiamo del tempo a disposizione per goderci ancora un pò il paesaggio innevato e quindi facciamo un giro lambendo il vasto avvallamento che si trova a ridosso della cima e poi per creste e dorsali panoramiche fino a riprendere il sentiero nei pressi del bivio con i cartelli incontrato all’andata. Senza dubbio questa sul Monte Obachelle è stata un’escursione molto interessante, per certi aspetti una vera e propria sorpresa! Si cammina infatti a lungo attraverso ambienti mutevoli: dalle sempreverdi leccete in basso alle vallate ed altopiani che si incontrano una volta che si è presa quota … ed anche se la neve ha contribuito a rendere il tutto ancor più suggestivo questa è sicuramente un’escursione di grande respiro da fare in ogni stagione.